Prevenire...è meglio che curare!

Oggi l'attività fisica viene vista come parte integrante delle nostre vite; a volte, semplicemente e solamente come mezzo estetico (purtroppo!), altre volte come elemento puramente sociale, ma finalmente in alcune casistiche viene prescritta da medici e specialisti soprattutto in persone con età maggiore tendenzialmente ai 50 anni. E qui, capiamo che l'attività fisica assume quasi le sembianze di un farmaco: è già un grande passo in avanti ma non basta, non è sufficiente. L'attività fisica deve essere considerata e riconosciuta come fondamentale mezzo preventivo. Questo, anche perché come anticipato prima, si ricorre sempre più spesso ad attività adattate e/o posturali; bisognerebbe indagare e scovare l'origine del problema, individuando presumibilmente molteplici cause. In tal senso ci arrivano in aiuti alcuni dati, da interpretare ma sicuramente significativi e meritevoli di una riflessione: i bambini italiani sono i più grassi d'Europa (21% i bambini di sesso maschile obesi), aumento del deficit di attenzione e non ultimo, il vertiginoso declino della capacità di movimento generale dei ragazzi. In conclusione, la domanda seppur provocatoria, sorge spontanea: c'è un notevole aumento di quei servizi relativi al benessere psicofisico della persona, ma se con un intervento deciso e preventivo fin dalle prime fasce d'età, si riuscirebbe ad invertire questa tendenza? Chiaramente, a questo punto, bisognerebbe riflettere sul modello educativo e sociale instauratosi negli ultimi anni.